"Poichè non sei meditativo,ha bisogno degli altri per tenerti occupato.E poichè non sei meditativo,non sei neppure in grado di amare,infatti l'amore è una gioia che straripa.Se sei annoiato con te stesso,che gioia potrai mai condividere con l'altro?Di conseguenza anche stare con lui diventa un inferno.In questo senso,Jean Paul Sartre ha ragione:l'altro è l'inferno.In realtà non è così,sembra solo che lo sia.L'inferno esiste dentro di te,nel tuo non essere meditativo,nella tua incapacità di stare solo ed essere estatico.Ed entrambi partner sono incapaci di star soli ed essere estatici;ebbene,entrambi staranno alla gola dell'altro,alla continua ricerca di un pò di felicità da succhiare,da strappare in modo famelico.Entrambi lo fanno,ed entrambi sono mendicanti....
Jean Paul Sartre afferma :"L'altro è l'inferno".Ciò dimostra semplicemente che non è stato in grado di intendere la complementarietà di amore e meditazione."L'altro è l'inferno":certo,l'altro diventa l'inferno se non sai come essere solo,ogni tanto.
In mezzo a ogni sorta di relazione,l'altro si trasforma nell'inferno.E' tedioso,stancante,spossante,noioso.
L'altro perde ogni bellezza,perchè è diventato qualcosa di conosciuto.Vi conoscete bene,ormai non c'è più sorpresa .Hai conosciuto benissimo il territorio,ci hai viaggiato così a lungo che non restano più sorprese.Sei semplicemente stanco dell'intera faccenda.
Ma vi siete attaccati l'uno all'altra.Anche l'altro è infelice,perchè tu sei il suo inferno,così come lui è il tuo.Vi state creando a vicenda un inferno,vi aggrappate tra di voi e avete paura di perder il partner ,pensando:"Qualsiasi cosa è sempre meglio di nulla".Almeno c'è qualcosa cui aggrapparsi,ed è ancora possibile sperare che domani le cose andranno meglio.Oggi è un disastro,ma domani...la speranza è possibile.Si vive nella disperazione ma si continua a sperare...."
(Osho -"Con te e senza di te")
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