L´uomo ha perso una qualità: quella dell´entusiasmo. E senza entusiasmo, cosa è la vita? Solo l'attesa della morte? Non può essere altro.Puoi vivere solo con entusiasmo; altrimenti stai vegetando. (Tratto da The Osho Experience)
Oggi essendo per me un giorno privo di entusiasmo e sentendomi completamente al pari di un vegetale...anzi senza offesa per i vegetali...peggio...di loro...
Lascio a voi lettori naviganti e non...il compito di commentare questo pensiero...!
P.S.:...in realtà son talmente volubile che adesso rileggendo che qualche ora fa mi sentivo come un vegetale,mi sovviene un'esclamazione...:"EH NO!...Strampa !Tu sei una canna pensante...la più fragile dell'universo...ma proprio in quanto dotata di pensiero e...( direi neppure così malvagio)... e di un cuor generoso,ti entusiasmi come una bimbetta...!!!"
E' proprio vero!
Talvolta basta un nulla per entusiasmarmi:...un profumo,un ambiente familiare,un ideale,una passione,uno sguardo,un abbraccio,una buona mangiata!
4 commenti:
eh si stramp@ sei una canna...e
che effetti fai su di me..;)
interessante interpretazione....
potrei scrivere un post sulle dipendenze e sugli allucinogeni....
“E' proprio vero!
Talvolta basta un nulla per entusiasmarmi:...un profumo,un ambiente familiare,un ideale,una passione,uno sguardo,un abbraccio,una buona mangiata!”
Quanto ci assomigliamo cara Paola! Leggendo la tua pagina la prima sensazione che ti arriva è quella di forte passione per la vita in quanto tale, non in quanto scopo, ma in quanto immediatezza. Le gioie più belle, almeno per quanto mi riguarda, sono quelle nate senza nesso logico, senza una necessaria presenza di cose, o peggio finalizzazione, e lo stesso dicasi per le amarezze. La stessa alternanza di umori, il benessere per un qualcosa ora di psichico ora di assolutamente concreto, e del resto nell’uomo le due cose non possono mai essere effettivamente (o impunemente) slegate... Mi piace quando scrivi di tuo padre, i suoi ricordi, ed il suo modo divertito di affrontare persino lo scorrere del tempo; o i passi che citi di The Osho Experience (di cui confesso con assoluto candore di non aver mai sentito parlare, sic...) sulla ricerca del coraggio che serve per entrare in ogni singolo giorno della vita, uscendo dalle schermaglie autodifensive che ci aiutano da un lato, ma che dall’altro ci limitano, e ci fanno vivere alla lunga una vita virtuale...
Conosci Edgard Lee Masters e l’”Antologia di Spoon River”? C’è una poesia-epitaffio che mi è balzata subito alla mente, si chiama Georges Gray, te la cito di seguito:
George Gray
In realtà non è questa
la mia destinazione
ma la mia vita.
Poiché l’amore mi si offrì
ed io fuggii dalla sua delusione;
il dolore bussò alla mia porta, e io ebbi paura;
l’ambizione mi chiamò, ma paventai i rischi.
Eppure bramavo sempre di dare un senso alla vita.
Ora so che bisogna alzare le vele
e farsi portare dai venti della sorte
dovunque spingano la nave.
Dare un senso alla vita può condurre a follia,
ma una vita senza senso è la tortura
dell’inquietudine e del vano desiderio:
è una nave che desidera il mare ardentemente ma lo teme.
Andrei avanti ad oltranza a parlare con te, scambiare pensieri, rimandi, sensazioni. Credo tu sia una persona di dialettica inesauribile. A volte ci si confronta con naturalezza totale con persone che neppure si conoscono personalmente, ma con cui non puoi non sentire la forza dell’affinità.
Bello tutto questo, sinceramente...
Claudio,sarò sempre disposta a scambiar pensieri e a confrontarmi con te ogniqualvolta sentirai il bisogno di lasciarmi un commento!
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