2020
L'anno più bizzarro che io abbia vissuto nel corso dei miei decenni di esistenza... un anno, che forse, considerandolo proprio nel suo significato più profondo, meritava di essere vissuto.
Meritava sì, se se ne riesce a trarne una lezione, di vita e per la vita.
Osservando come si è trasformata la vita nel corso di questi primi sette mesi dell'anno, osservando l'insofferenza delle persone e il desiderio spiccato di rientrare al "prima", nella mia mente invece, si infittiscono gli interrogativi.....ma...perchè , mi chiedo io?!
Perché era meglio il prima e non può essere meglio l'ORA?!!
La vita di prima contraddistingueva il genere umano, condannandolo a essere specialista di rincorse e nevrotica frenesia.... tutti che corrono, tutti che non hanno tempo... tutti che si lamentano...
ma corrono? per cosa? verso dove? perchè?
Correre è la felicità?.... o non lo è forse l'assaporare l'attimo, il presente, il vivere di lentezza e di cose semplici la carta lasciapassare per la serenità?
Non so... io ci sono stata bene ferma, quando anche tutto il mondo era fermo.
Quasi che riuscivo a percepire il movimento di rotazione terrestre, ero in connessione con il sole, con le stelle, con gli uccellini e i boccioli di fiori in gemmazione.
Ero priva di aspettative per il futuro e priva di ansie (tolte le preoccupazioni per la salute dei miei cari e il cercare di sopravvivere in epoca Covid!)...
Non sentivo esigenze particolari, non provavo invidie particolari, stavo bene, nel mio tempo lento fatto di piccole cose, cercando di riapprezzare un tempo donato, un tempo che, a mio parere dovrebbe avere il gusto della seconda possibilità e della rinascita del genere umano.
Invece intorno tutti smaniosi di ritornare al prima.... tutti insofferenti nel restare in casa.... tutti arrabbiati.
.... Riusciremo a giocarci la carta della rinascita o siamo destinati davvero a un'estinzione di massa lenta e inesorabile?!
A voi le riflessioni....
Intanto a me la nausea è ricomparsa....